Riceviamo, pur se a quattro anni circa di distanza,
in riferimento specifico anche a un articolo pubblicato nel n. 9 della Legnano, 22 febbraio 2005 Un sentito ringraziamento a tutta la redazione e in modo particolare a Silvano Appolloni e a Lei, presidente, per aver dedicato un articolo della vostra bella rivista all’amato Mimmo, compagno di quarantacinque anni della mia vita. Mimmo non è stato solo un marito e un padre affettuoso, ma anche una guida per tante generazioni di studenti che vivamente lo ricordano e lo stimano. La sua naturale modestia, il suo rifiuto di protagonismo, la gelosa intimità del suo lavoro di pittore, lo rendevano schivo a qualsiasi “apparire”, ed anche quando il grande Salvatore Fiume andò a trovarlo nel suo studio di Legnano, Mimmo rifiutò l’invito a partecipare al “Gruppo Meneghino” che stava sorgendo in quegli anni a Milano. “Io cerco di esprimere a colori, con i colori i miei pensieri, i miei sentimenti, le mie emozioni e non sono interessato alle frequentazioni, alle parole…” Questa fu la sua risposta. Ecco, Guglielmo, Mimmo, era anche questo. Un solitario? Si, forse, ma sapeva cogliere il vero e più profondo senso della vita, “sapeva ricomporre le lacerazioni della quotidianità, alla ricerca di una nuova bellezza serenatrice” (prof. G. Conte). “L’arte si ottiene quando la mano, la mente e il cuore lavorano insieme”(J. Ruskin). Gentile Signora Grazia, mi voglia scusare se abuso della sua cortesia, dilungandomi nel parlare del mio Mimmo, ma sono certa che le fa piacere conoscere i “Figli” della nostra amata Avola. Mi riprometto di comunicarle l’indirizzo del sito Web che i miei figli stanno progettando e che dovrebbe essere pronto prima dell’estate. Con i miei migliori auguri di lunga vita all’interessante pubblicazione che state curando, vi ringrazio per il vostro impegno e la saluto affettuosamente. Teresa Bono Guarino NB: L’autore dell’articolo dedicato a Guglielmo Guarino e apparso nel numero precedente della Rivista si scusa per l’involontario errore riguardante l’esatto nome anagrafico del pittore.
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